Non c’erano solo gli amici di Fiorella, una donna ancora giovane travolta dalla degenerazione progressiva della patologia neurologica, ma anche cittadini che intendono informarsi ed impegnarsi per contrastare L’Alzheimer.

Una Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, partecipata in una iniziativa promossa dall’ associazione “Fiorella contro l’Alzheimer” in occasione della XIX Giornata mondiale dell’ Alzheimer. Hanno partecipato ad una tavola rotonda che ha affrontato tutte le tematiche legate alla diagnosi precoce, alla ricerca affidata alle Industrie farmaceutiche , alla organizzazione assistenziale , l’assessore allo Sport del Comune di Perugia Ilio Liberati, tra i promotori dell’evento “Perugia combatte l’Alzheimer”, l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Franco Tomassoni, il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia  Walter Orlandi, il direttore della Clinica Neurologica del S.Maria della Misericordia Paolo Calabresi, la responsabile del Centro Disturbi della Memoria Lucilla Parnetti, il Presidente della Scuola Umbra di Medicina Generale . Tiziano Scarponi.

Dopo le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale a dare pieno appoggio alle iniziative promosse dall’Associazione Fiorella contro l’Alzaheimer, espresse da Liberati , è intervenuto il medico di Medicina Generale Massimo Alunni con una toccante testimonianza che ha ricordato il cammino diagnostico ed assistenziale di Fiorella alla cui memoria familiari ed amici hanno deciso di dedicare il loro impegno nel volontariato. Moderato dal giornalista Mario Mariano , il dibattito è stato di estremo interesse , perchè ha trovato conferma prioritaria il concetto di “diagnosi precoce” sottolineato con forza da Lucilla Parnetti, una delle principali esperte a livello nazionale ed internazionali di disturbi della memoria. «Una corretta diagnosi è fondamentale, talvolta ci sono degli indicatori preoccupanti, ma solo l’esame diagnostico che si effettua nel nostro centro da oltre dieci anni è quello cui occorre attenersi. Mi emoziono ogni volta che personalmente comunico a familiari e paziente che l’esito dell’esame è negativo e che dunque non si ammalerà di Alzheimer» Parnetti ha poi aggiunto: «E’ indispensabile svolgere un lavoro trasversale con il il Medici di Medicina Generale, l’importanza della corretta diagnosi fatta dal nostro Centro di riferimento, con i test dei biomarcatori liquorali non indispensabili per una corretta diagnosi già in fase precoce».

Per il Presidente della Scuola Umbra di Medicina Generale Tiziano Scarponi «esiste la necessità di linee guida condivise con gli specialisti per poter seguire un percorso diagnostico più lineare ed economicamente sostenibile. L’ipotesi di uno screening di popolazione come avviene per altre patologie sarebbe auspicabile». Sulle aspettative della comunità scientifica circa nuovi farmaci, sulla efficacia dei vaccini si è soffermato il Paolo Calabresi : «La formazione di giovani medici neurologi e ricerca debbono viaggiare di pari passo, ed è auspicabile creare un Centro Regionale di Riferimento per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer facente capo alla Clinica Neurologica di Perugia. Struttura che ha avuto riconoscimento e validazione a livello europeo».

Sulla esigenza di ottimizzare le risorse disponibili per far fronte alle priorità sanitarie si è incentrato il contributo fornito dal Commissario Straordinario dell’ Ospedale di Perugia Walter Orlandi: «La ricerca è decisiva per certe patologie , ma è indubbio che tutti debbono svolgere al meglio la loro mission: in Ospedale si curano le acuzie, ma la moderna sanità va sempre più nella direzione di un numero minore di posti letto, che obbliga a rafforzare i servizi assistenziali sul territorio. La nostra Clinica di Neurologia è all’avanguardia e l’investimento che stiamo facendo sui giovani medici è un segnale che intendiamo dare alle generazioni future».

Sono seguiti alcuni interventi dal pubblico, che hanno messo in luce, con testimonianze dirette, le tante e difficili problematiche che si trovano a fronteggiare le famiglie colpite. Le conclusione dei lavori sono state affidate all’Assessore regionale della Sanità  Franco Tomassoni : «Prima della crisi i comuni intervenivano in maniera consistente nel dare aiuti alle famiglie in difficoltà , ma le ricadute della spending review hanno costretto tutti a raschiare il barile delle risorse». Anche Tomassoni si è soffermato sulla necessità di interazione tra medici di medicina generale e specialisti, concludendo sulla importanza delle della Associazioni di volontariato che «svolgono ruolo fondamentale di stimolo e di pungolo rappresentato, rappresentano una ricchezza pder la società moderna e promuovono in maniera trasparente e decisiva un concetto di solidarietà».

L’assessore Liberati ha ricordato inoltre come «lo sport rappresenti un veicolo di sensibilizzazione», presentando quale “testimonial” di queste giornate perugine dedicate alla lotta contro l’Alzheimer, il maratoneta Filippo Poponesi, alias Popof, che domani correrà nel Centro Storico di Perugia senza sosta per 24 ore. Sempre Liberati ha  proposto che questa iniziativa, che coniuga sport, salute e prevenzione, rappresenti solo la prima manifestazione di una serie a cadenza annuale, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, e propedeutica alla candidatura di Perugia e Assisi a capitale europea della cultura 2019. Per l’associazione Fiorella contro l’Alzheimer sono intervenuti il presidente Francesco Fiorucci, con una toccante testimonianza e Franco Menci che ha ricordato che questa tre giorni rappresenti una sorta di prova generale per tante altre iniziative rivolte al mondo della solidarietà per le patologie neurologiche.

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