Dopo sei mesi di chiusura causata dalla carenza di personale riaprono Neuroriabilitazione intensiva e Week hospital cardiologico dell’ospedale di Terni. I reparti sono stati collocati al quarto piano dove lavoreranno i nuovi assunti con il modello organizzativo assistenziale orientato all’efficientamento dei processi e all’appropriatezza dei setting assistenziali. Circa trenta gli infermieri assunti al Santa Maaria dopo lo sblocco dei concorsi e che stanno già prendendo servizio.

Neuroriabilitazione
intensiva La riapertura è stata fissata per il 4 dicembre, dispone di dieci posti letto, di cui quattro per per pazienti con gravi cerebrolesioni, che torneranno a utilizzare con maggiore facilità le palestre per la riabilitazione e la sala dedicata alla logopedia, mentre gli altri sei posti letto sono riservati ai pazienti sottoposti a procedure interventistiche cardiologiche (angioplastica, emodinamica, ablazioni, ecc.). Contestualmente, dunque, tornerà a pieno regime la Neurochirurgia, che aveva perso dieci posti letto per accogliere i pazienti degli altri due reparti.

Impatto su Neurochirurgia L’operazione per il Santa Maria «consegnerà una riduzione delle liste di attesa, ottimizzazione delle sedute operatorie e incremento complessivo dell’attività chirurgica e del fatturato, ma anche di attivare entro 2-3 mesi il cantiere per la ristrutturazione del Week hospital cardiologico, procedura già avviata su cui è stata necessaria una variante funzionale del progetto esecutivo». Al termine dei lavori il reparto potrà contare su 28 posti letto a fronte dei precedenti 13, in camere di degenza rinnovate e con servizi igienici interni.

Casciari In una nota Andrea Casciari, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Terni, dice che «questo ampliamento consentirà di riunire al sesto piano anche le strutture di chirurgia vascolare e toracica e di completare il progetto di rivisitazione logistica e organizzativa del dipartimento cardio-toraco-vascolare, con una semplificazione e un miglioramento dei percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali. Il nuovo assetto organizzativo garantirà ancor più la presa in carico del paziente cardiologico e un continuo incremento della qualità delle cure in tutte le unità operative di afferenza cardio-toraco-vascolare, in un’area di altissima specialità che è già eccellenza della nostra azienda ospedaliera, anche in termini di attrazione e mobilità extraregionale».

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