di Daniele Bovi

Le piogge cadute nel mese di agosto hanno portato solo a un «recupero parziale» del deficit idrico in Umbria. Il dato è emerso nel corso dell’ultima riunione straordinaria dell’Osservatorio permanente sull’utilizzo della risorsa idrica dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. In Umbria, «nei primi otto mesi del 2022 – è stato detto nel corso dell’incontro – si registra un deficit complessivo di circa il 40 per cento, che era del 50 per cento a luglio, con un recupero parziale dato dalle precipitazioni di agosto. Tale situazione risulta essere comunque molto gravosa, con notevoli conseguenze sulle disponibilità idriche per tutto il territorio regionale».

Grave siccità Nel complesso l’Autorità per i territori di sua competenza parla del permanere di una «situazione di grave siccità», mentre per quanto riguarda lo scenario di severità idrica distrettuale «si conferma il livello alto». Stando ai monitoraggi di Cnr e Irsa «le precipitazioni di agosto hanno determinato un leggero miglioramento degli indici di portata mensili sul versante tirrenico, mentre detti indici risultano sostanzialmente invariati sul versante adriatico».

L’analisi Sostanzialmente invariati rispetto a luglio anche gli indici di portata su scale temporali più ampie (tre, sei e 12 mesi), che portano a evidenziare «deficit significativi, in particolare sulla dorsale appenninica». Nonostante le piogge di agosto quindi (le anomalie positive hanno toccato punte anche superiori al 30-40 per cento), lo scenario complessivo non cambia e nonostante siano «state già prese tutte le misure preventive», «prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili».

Laghi e fiumi Per quanto riguarda lo stato di salute di laghi e fiumi dell’Umbria, le piogge di agosto e di questa prima parte di settembre non sono state certo sufficienti a invertire la tendenza. Secondo i dati delle centraline del Centro funzionale della Protezione civile, il lago Trasimeno è 1,55 metri sotto lo zero idrometrico, senza significative novità rispetto a metà agosto. Il Topino a Bettona è a -1,11 dopo aver guadagnato alcuni centimetri giorni fa, il Nestore a Marsciano è 8 centimetri sotto lo zero idrometrico, lo stesso livello di metà agosto, mentre dovrebbe oscillare tra gli 1,9 e i 2,3 metri. Situazione simile per il Tevere a Montemolino di Todi (+11 centimetri sullo zero mentre il livello dovrebbe oscillare tra i cinque e i sei metri) e a Pierantonio (1,27 metri sopra lo zero). A Orvieto, infine, il Paglia è a 1,07 metri sopra lo zero a fronte di livelli che dovrebbero essere fra i 3,6 e i 5,8 metri.

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