Una delle macchine al lavoro a Umbertide (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi

Tra Umbertide e Città di Castello i treni torneranno a viaggiare in primavera, con tutta probabilità ad aprile, mentre a settembre 2018 i lavori dovrebbero essere completati su tutti e 159 i chilometri della Fcu. Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella stazione di Umbertide nell’ambito di un sopralluogo riservato ai giornalisti. Attualmente in un mese effettivo di lavoro sono stati demoliti 18 km su 24 e 6 quelli già ricostruiti completamente, a un ritmo che può arrivare a circa 600 metri al giorno. A primavera dunque sarà riaperto il primo tratto con la possibilità di arrivare fino a Ponte San Giovanni; da lì a Sant’Anna invece il cantiere per il raddoppio selettivo e l’elettrificazione è stato consegnato e i lavori dovrebbero partire a breve (anche se si sono persi molti mesi), con una durata nettamente inferiore agli 800 giorni stimati quando si pensava di realizzare la riqualificazione con la linea aperta.

FOTOGALLERY: LA POSA DEI BINARI E LA FIRMA
VIDEO: I NUOVI BINARI E LE INTERVISTE

I lavori Come da cronoprogramma firmato a giugno, finito in Alto Tevere si passerà ai 4 km fra Ponte Felcino e Ponte San Giovanni e poi agli altri lotti. Ultimo punto in programma, per il quale serviranno due anni (ma i lavori si potranno fare a linea aperta), è l’adeguamento di tutta la tratta agli standard tecnologici di Fs. Gentile è arrivato venerdì in Umbria per mettere la firma sull’accordo che dà il via al passaggio di gestione della ex Fcu nelle mani di Rete ferroviaria italiana. Un percorso che, come ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, presente alla conferenza stampa insieme alla presidente Catiuscia Marini, si concluderà nel giro di sei mesi; insomma, a giugno la Ferrovia centrale umbra passerà dalle mani della Regione a quelle di Rfi. Nel frattempo i lavori, che riguarderanno la posa di nuovo «pietrisco di prima categoria», nuovi binari e l’adeguamento alla tecnologia necessaria a far transitare i treni di Fs, andranno avanti. Le rotaie saranno «di standard internazionale» e accanto alla stazione di Umbertide sono stoccate traversine e binari, montati e saldati da una macchina di Rfi.

L’ACCORDO REGIONE-RFI E I TEMPI
PERUGIA, LA MINIMETRÒ NELLE MANI DI TRENITALIA?

Potenziamento «Il progetto è più ampio dato che l’obiettivo – ha detto Gentile – non è solo quello di ripristinare la linea bensì di potenziare i servizi, consentendo risparmi di tempo anche per chi dovrà viaggiare verso Roma, senza passare da Foligno». Secondo i calcoli di Rfi si dovrebbero risparmiare almeno 15 minuti da Perugia a Terni, con nuove realtà che andranno a essere servite dai treni di Fs. «Per noi – ha detto Marini – si tratta di un salto di qualità che ci permette di integrare Fcu nella rete nazionale. Non è un semplice investimento su una linea danneggiata, dietro c’è una visione strategica per il potenziamento della ferrovia; tornare semplicemente ai servizi del passato non avrebbe avuto senso». La Regione sta anche discutendo il nuovo accordo (10 anni più 5) con Trenitalia e Busitalia, nell’ambito del quale è previsto anche l’arrivo di nuovi treni e nuovi bus. In questo quadro l’ambizione è quella di «attivare più servizi di carattere regionale e nazionale, potenziando la parte legata al turismo e sperimentando servizi innovativi nei weekend o quando in Umbria ci sono i grandi festival».

VIDEO: LA POSA DEI NUOVI BINARI

Più risorse L’altra novità emersa nel corso della giornata è la trattativa, tra Regione e Governo, per far arrivare altre risorse a favore dell’infrastruttura Fcu oltre i 63 milioni già stanziati (51 per i lavori, il resto per materiale rotabile e altre innovazioni tecnologiche). Un accordo come quello tra Rfi, Regione e Umbria mobilità è stato sperimentato fino a ora in Emilia Romagna mentre contatti sono in corso anche con il Lazio e il Piemonte; il tutto in una strategia, quella di Rfi-Fs, che punta all’acquisizione di linee regionali da integrare in quelle nazionali, permessa dalla normativa del governo approvata ad aprile. Nei mesi scorsi era stato annunciato anche l’arrivo del treno speciale con il quale Rfi esegue la diagnostica sulle linee: «Gli esiti – ha detto Gentile rispondendo sul punto ai giornalisti – sono quelli di una linea che aveva bisogno di manutenzione, anche se non particolarmente critici; c’erano zone che avevano difetti geometrici più importanti di altri e per scegliere le priorità ci siamo basati su questi dati». Da qui ricomincia la nuova vita della Ferrovia.

Twitter @DanieleBovi

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One reply on “Fcu, ad aprile riapertura in Alto Tevere. Entro giugno gestione a Rfi, Perugia-Roma più veloce”

  1. Finalmente una buona notizia, peccato che arriva con quasi 7 anni di ritardo. Le Infrastrutture in Umbria sono tutto, non possono restare come sono.

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