©Fabrizio Troccoli

Scende ancora l’incidenza e anche i nuovi casi, ma in provincia di Terni la ritirata del virus rallenta. Emerge dal focus settimanale elaborato dalla Fondazione Gimbe che per la settimana dall’11 al 17 maggio che per l’Umbria segnala 1.086 casi attualmente positivi ogni 100 mila abitanti (era 1.117 giovedì scorso) a fronte di un’incidenza nazionale che si attesta a 1.633.

Nuovi casi -14,3 per cento in Umbria In tutta Italia, poi, si registra una flessione dei nuovi casi di contagio che in Umbria vale -14,3 per cento praticamente in linea con il dato nazionale – 14,8 per cento. A livello provinciale, invece, i nuovi casi ogni 100 mila abitanti sono stati 543 a Terni e 494 a Perugia, con la provincia d’acciaio che registra una riduzione dei nuovi casi molto contenuta, ovvero di appena il 3,3 per cento, mentre il capoluogo di regione fa segnare un’altra inchiodata del contagio, coi nuovi casi diminuiti in settimana del 19,1 per cento.

Ospedali Diminuisce finalmente l’occupazione dei posti letto di area medica: l’Umbria detiene sempre il record nazionale, ma il tasso scende al di sotto del 30 per cento, attestandosi a 27,5 per cento rispetto a una media italiana dell’11,6 per cento. Bassissimo il tasso di saturazione delle terapie intensive che in Umbria è di appena l’1,2 per cento contro il 3,6 per cento italiano e il 6 per cento della Campania che rappresenta il dato più elevato

Vaccinati quasi il 40 per cento dei bimbi Sul fronte vaccinale l’Umbria sfiora una copertura del 40 per cento nella fascia tra 5 e 11 anni, con il 38,9 dei bimbi che ha ricevuto la prima dose e il 35,2 per cento che ha completo il ciclo. Il dato è in linea con il livello di protezione che si registra a livello nazionale dove il 38 per cento dei piccoli hanno avuto la prima dose e il 34,5 per cento anche la seconda. Restando in ambito vaccinale, poi, il 17 per cento degli umbri non ha ricevuto la terza dose, di cui il 5,5 per cento è già da ora vaccinabile e il 12 per cento è, invece, guarito da meno di 120 giorni.

Quarte dosi: si avanza sempre a fatica Resta bassa la copertura delle quarte dosi di vaccino previste per immunodepressi e altri fragili. L’Umbria per la prima categoria sale al 34 per cento rispetto al 25,8 per cento italiano, ma va anche detto che ci sono alcune regioni che hanno fatto meglio di noi, tra tutte il Piemonte che ha già raggiunto il 94,3 per cento. Peggiore il bilancio per la quarta dose a over 80, fragili tra 60 e 79 anni e ospiti delle rsa, per i quali si registra una copertura del 4,1 per cento in Umbria, che realizza così il quarto peggior risultato d’Italia, dove comunque il livello medio è molto basso, attestandosi a 11,5 per cento.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.