Un cantiere (foto F.Troccoli)

di Ivano Porfiri

L’Umbria continua a consumare suolo, anche in anni di crisi, con l’edilizia praticamente quasi ferma. Ma non in modo uniforme: cresce la fascia urbana intorno a Perugia e, in misura minore anche Terni, anche se il comune con l’aumento maggiore di cementificazione negli ultimi sette anni è stato Gubbio. Di contro, ben 72 comuni su 92 sono rimasti praticamente fermi e quattro hanno fatto segnare addirittura un’inversione di tendenza con il record di Foligno, che tra 2012 e 2018 ha “recuperato” 14 ettari. La fotografia della situazione deriva dal Rapporto 2019 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” prodotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, che assicura le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo.

MAPPA INTERATTIVA

Cemento in aumento Tra il 2012 e il 2018, infatti, le aree “consumate” sono cresciute di 636 ettari, di cui 127 in aree tutelate. Una crescita in anni con una dinamica demografica tutt’altro che impetuosa. In provincia di Perugia, ad esempio, per un aumento della popolazione di 2.780 unità, l’aumento di suolo consumato è stato di 470 ettari, di cui 98 in aree tutelate. In quella di Terni, addirittura, la popolazione è calata di 1.355 residenti e lo stesso si registrano 166 ettari di suolo consumato in più, di cui 28 in aree tutelate. Nel complesso, in Umbria c’è il 5,6 per cento di suolo consumato, pari a 47.660 ettari, di cui 36.532 in provincia di Perugia e 11.128 in quella di Terni. Di questi, 13.161 ettari si trovano in aree tutelate (10.709 in provincia di Perugia e 2.451 in quella di Terni). La densità media di consumo è di 0,29 metri quadri per ettaro.

Da Gubbio a Giove Il comune umbro con la percentuale di suolo consumato maggiore è di gran lunga Bastia Umbra con ben il 25,4 per cento, seguito da Corciano con il 14,8 e Terni con il 13,3. Perugia è quarta con l’11,4. Quello che però ha visto l’aumento maggiore tra 2012 e 2018 in termini assoluti è stato Gubbio con 8,2 ettari, seguito da Perugia con 6,61 e Orvieto con 5,2. Significativo che al quarto posto si piazzi il piccolo Giove con 2,9, precedendo Bastia che è cresciuta “solo” di 2,3 ettari.

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Foligno recupera territorio Moltissimi, tuttavia, i comuni che in questi sette anni sono rimasti fermi: ben 72 su 92 sono cresciuti meno di un ettaro e in quattro c’è stato perfino un recupero di suolo consumato: sono Foligno con 14 ettari in meno tra 2012 e 2018, Montegabbione con 4 ettari, Valfabbrica con 0,8 e Deruta con 0,4.

Cemento in aree tutelate Nelle aree tutelate il comune con più suolo consumato è Perugia con 1.581 ettari, seguita da Assisi con 1.452, Corciano con 644, Terni con 591 e Città di Castello con 568. Ma quello che è cresciuto di più in questi anni è Corciano con bel 17,6 ettari, seguito da Terni con 12, Gubbio con 11,95 e Perugia con 8,2.

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