Caos auto per fioritura Castelluccio, foto 5 luglio 2020

di Chiara Fabrizi

«A memoria d’uomo mai vista così tanta gente a Castelluccio». Lo dicono sia Roberto Pasqua che Gianni Coccia, due istituzioni a Castelluccio di Norcia, il primo presidente della Comunanza agraria e il secondo della cooperativa che raccoglie i coltivatori della lenticchia Igp, che si sbilancia: «Se domenica scorsa c’erano 20 mila persone, oggi ne sono arrivate almeno oltre 25 mila». Un’invasione che non ha risparmiato nessun valico di accesso, come spiega Pasqua secondo cui «alle 9 del mattino erano già pieni i parcheggi e si registravano code sui tre valichi», ossia Forca Canapine, Forca di Presta e la provinciale appena riaperta del Pian Perduto.

VIDEO: L’INVASIONE VISTA DALL’ELICOTTERO DEL SASU
FOTO: «MAI COSI’ BELLA, MAI COSI’ TANTA GENTE»

Castelluccio da record Uno scenario, questo, che viene confermato dallo stesso sindaco di Norcia, il comune terremotato dove pure in centro storico si è consumata una domenica d’oro: «Lunedì mattina – ha detto Nicola Alemano – scarichiamo i dati dal sistema di rilevazione e daremo numeri precisi, ma sono personalmente salito a Castelluccio e alle 14 la fila dal Pian Perduto arrivava a Visso, mentre poco prima sul Pian Grande c’erano code enormi ed il transito è stato molto difficoltoso come la sosta, organizzata al meglio delle proprie possibilità dalla Comunanza agraria, ma che conta meno di mille posti». In questo senso secondo Alemanno «per il 2021 occorre istituire la prenotazione obbligatoria per salire a Castelluccio, mettendo a disposizione le navette, come deciso dal consiglio comunale nel 2016, con partenze che stabiliremo con il Parco dei Sibillini e la Prefettura, ma di certo così non è sostenibile sia per la pressione antropica che per gli stessi visitatori a cui non si riesce ad offrire un servizio all’altezza dello spettacolo naturale». L’afflusso è stato per Coccia e Pasqua «molto maggiore a quello di domenica scorsa», con il secondo che spiega che i turisti «sono arrivati in gran quantità fin dalle 7 del mattino». Il profilo del visitatore tratteggiato dai due coincide anche quello di Francesco Rotondi, guida ambientale del Parco dei Sibillini e titolare di un negozio di articoli sportivi per la montagna a Norcia. «Arrivano tutti dal Centro Nord, in particolare da Marche, Emilia Romagna, Toscana, meno da Abruzzo e Lazio, mentre dal Meridione in pochi». Le fila le tira lo stesso sindaco: «La prima indicazione che arriva da questo e dal precedente weekend è che Norcia e la Valnerina ce la possono fare».

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